BrainGate, Il cervello comunica con le macchine

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Hellblow
view post Posted on 15/12/2007, 00:08




Immaginate un ragazzo vincolato per la vita a star seduto su una sedia a rotelle che riesce ad inviare e-mail e che un giorno non troppo lontano potrebbe alzarsi da quella sedia grazie alla tecnologia.
Sono questi i veri motivi che devono spingere l'uomo ad evolvere le attuali tecnologie verso una direzione che sia costruttiva e non distruttiva come invece troppo spesso fa.

BrainGate è un piccolo chip dotato di elettrodi che, una volta impiantato nel cervello, è in grado di raccogliere gli impulsi elettrici della zona in cui è impiantato per convogliarli, esattamente come una classica interfaccia, verso un'apparecchiatura in grado di interpretarli. In questo modo è possibile con il solo pensiero, dopo un relativamente breve periodo di addestramento, controllare apparati esterni al proprio corpo semplicemente con la propria volotà. Un tempo si sarebbe parlato di psicocinesi o chissà quale altra 'diavoleria'. Oggi tutto ciò è realizzato (e funziona) grazie tecnologia e microchirugia.
Il chip (foto) sembra funzionare perfettamente e già si spera di poterlo utilizzare per riconnettere il cervello alla spina dorsale bypassando le zone dove a causa di traumi i segnali elettrici provenienti dal cervello non possono piu' passare. Con la stessa tecnologia forse è possibile connette una videocamera al cervello dando la vista a chi è cieco e cosi' via...

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L'importanza della scoperta però non si ferma qui. Connettere direttamente il cervello alle macchine significherà avviare una vera e propria rivoluzione che coinvolgerà la natura intima dell'uomo, estendendone le capacità oltre ogni piu' sfrenata fantasia. Aerei controllati dal pensiero, parlare al cellulare senza usare alcun oggetto poggiato alle orecchie, connettersi alla rete senza stare dietro ad un terminale e chissà quante altre applicazioni il futuro riserva per questa nuova tecnologia.

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Personalmente credo che BrainGate è il futuro, un futuro che ci riguarda tutti indipendentemente dal fatto che l'utilità in un tale apparato sia dovuta a necessità mediche o di altra natura.
Sono convinto che BrainGate è una delle (poche) buone notizie che ultimamente si leggono sui giornali e forse le università italiane dovrebbero dare parecchio peso a questa nuova tecnologia anche solo per non rimanere indietro come troppo spesso accade nel settore della ricerca scientifica in Italia.
Infine, sta a noi decidere se il nostro futuro sarà un bel futuro o un incubo. Tale decisione verte principalmente su come useremo le tecnologie che di giorno in giorno mettiamo a punto.

Fonti:
http://www.molecularlab.it/news/archivio/k...p?key=BrainGate
http://www.cyberkineticsinc.com/content/me...s/braingate.jsp
 
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j3n4
view post Posted on 27/12/2007, 13:28




Ciao Hell,
è da molti anni che seguo questo tipo di tecnologia ma a quanto vedo gli sviluppi sono ancora lenti e le prime applicazioni pratiche tardano ad arrivare.
A tale proposito vi segnalo un lavoro simile che è stato svolto dalla dobelle institute e che aspetto con ansia da almeno 10anni.

Ecco alcuni link:
http://www.artificialvision.com/etumble.htm
http://www.iridea.net/info/2000/151100f.htm

La tecnologia è + o - simile a quella del BrainGate, con la differenza che in questo caso gli elettrodi sottocutanei impiantati sulla corteccia anzichè leggere una ddp stimolano la corteccia con l'innesco di piccoli lampi.
Questo sistema è molto interessante perchè oltre a curare le menomazioni tipiche di chi ha perso gli occhi, baypassa anche il nervo ottico che generalmente si atrofizza molto rapidamente, rendendo vane o comunque poco fruttuose cure mediche sofisticate che hanno scoperto di recente.

Altre tecnologie interessanti sono in via di sviluppo senza bisogno di trapanare la testa... magari ne parlerò in un altro thread in seguito.

Saluti
j3n4
 
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ernest3328
view post Posted on 20/1/2008, 16:24




http://italia.etleboro.com/?read=422

14.07.2006 - La robotizzazione della società già nel nostro presente
14.07.2006 - È stato impiantato un neurochip nel cervello di un paraplegico, grazie al quale può riuscire a muovere oggetti e a utilizzare un computer con la sola forza del pensiero.

Per la prima volta gli impulsi nervosi vengono registrati, elaborati e tradotti in azione, si tratta di una «protesi neuromotoria», grande quattro millimetri per quattro, con cento elettrodi più piccoli di un capello, capace di mettere in comunicazione il cervello con degli oggetti del mondo esterno, pensando di farlo. Hanno così sdoganato finalmente il chip, hanno ufficializzato la sperimentazione sull'uomo dell'implementazione di bio-nanotecnologie in grado di amplificare i nostri impulsi neurologici e le nostre capacità intellettive.
Il Brain-Gate, permetterà non soltanto di usare un computer,ma anche di muovere arti artificiali e di ristabilire un controllo diretto del cervello sul muscolo, nel quale verrà invece impiantato uno stimolatore muscolare capace di «ricevere» l'input dal cervello.image

Ciò che sembrava appartenere ad una pura fantascienza o ad un futuro molto remoto è già nel nostro presente, ed entrerà lentamente nella nostra quotidianità lasciandoci credere che rappresenta questo un progresso per la civiltà. Hanno studiato la sua presentazione al mondo e ai media in modo che sembri un atto di grande pietà nei confronti di persone che vivono immobilizzati su una sedia avendo la sola forza del cervello a disposizione. Il loro obiettivo in realtà è tutt'altro, ma occorre che prima entri nella concezione delle persone come un mezzo per risolvere gravi malattie, deformazioni e aberrazioni che madre natura ci ha lasciato. Sarebbe quasi un'utopia pensare che dei privati investono in biotecnologie che possono aprire scenari fantascientifici, solo per dare un contributo alla ricerca per migliorare le condizioni umane. Tuttavia, considerando che una bicicletta in Cina costa non più di 50 euro, mentre una sedia a rotelle, senza un reale apparente motivo, ne costa 1000, non crediamo che vi siano proprio i presupposti di così tanto altruismo. Nella nostra società, chi ha un figlio invalido vive a stento, a causa degli immani costi che deve sopportare per il suo mantenimento e le sue cure, per cui proporre questi chip come applicazione della scienza terapeutica è una infima trovata mediatica. Vogliono impietosirci e indurci a pensare che questo rappresenta il miglior futuro che possiamo avere,per poi passare all'impianto dei chip per aiutare le nostre prestazioni intellettive. I microchip hanno già trovato una prima applicazione con l'impianto sottopelle di particelle che fungano da carte di credito.
Quello che hanno reso noto è solo un piccolo e rapido accenno di quello che in realtà stanno facendo, e già il fatto che hanno cominciato a parlarne dimostra che la loro diffusione sul vasto mercato è molto vicina.
Immaginate che sono ormai dieci anni che è in atto la campionatura della voce, a mezzo di programmi voip e di messenger. Tramite le nostre telefonate gratuite viene creato una base di dati che andranno nel futuro a costituire i nuovi cervelli dei robot.
Le ricerche militari e scientifiche sono da anni mirate alla creazioni di strumenti e meccaniche che possano istaurare un nuovo ordine mondiale, tuttavia nessuno Stato mai riuscirà a realizzarlo. Non esiste nazione che potrà mai dominare il mondo, e la storia ci insegna questo, per questo vogliono cancellarla.
Il futuro dell'umanità è nella robotizzazione, gli uomini verranno resi quanto più simili a delle macchine, in grado di combattere virus, affrontare situazioni problematiche e ad alto rischio, in grado di anticipare le mosse del nemico e di prevenirle. Si creerà una nuova razza, sovraumana, che sarà anche l'esercito indistruttibile in grado di neutralizzare i nemici contenendo al minimo le perdite umane e materiali. Ora non resta che aspettare e vedere se sarà una nuova età dell'oro o solo l'inizio della nostra autodistruzione, probabilmente certa se continuerà a sopravvivere un sistema che ci dice che per andare avanti occorre distruggere l'altro. La competizione dettata dall'egoismo o dalla brama di gloria e successo, porta automaticamente al disumanizzare la società e a renderla la perfetta cavia per la sperimentazione dei chip che ci vogliono sovraumani.

Non bisogna mai dimenticare quanto Nikola Tesla ci ha lasciato, la sua filosofia e i suoi precetti di vita: anche, e soprattutto per questo, è stato un importante uomo di scienza. Alla fine dei suoi giorni era rimasto solo e i suoi veri amici erano i piccioni a cui dava da mangiare, perché tutti gli altri lo avevano tradito, dopo aver sfruttato la sua intelligenza.

Si veda:

* Dimostrazione del funzionamento del Braingate
* Il Braingate system


Tags: • chip • NWO • controllo masse •
 
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view post Posted on 24/1/2008, 09:30
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Immane Rompiball

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Certo che bisogna proprio essere malati per pensare che si possa utilizzare la scienza solo per controllare le menti altrui. Trovo vomitevoli le insinuazioni di "etleboro" ancor prima che ciò possa avvenire. Questo è quello che quelle menti malate sarebbero capaci di fare se avessero loro la tecnologia per farlo. Grazie al cielo che loro sono dei beati politicanti incompetenti che non capiscono una mazza di quello che è la scienza. Quello che riescono a fare è soltanto cercare di convincere chi è propoenso a credere alle loro bufale e seminare così in giro l'odio verso la scienza, la ricerca, e chi la pratica. Proprio uno scopo vomitevole. -_-
Peerchè non chiediamo a quelli di etleboro perchè ancora non viaggiano tutti su auto alimentate da Joe's Cell visto che era il loro cavallo di battaglia fino a qualche mese fa... :rolleyes:
 
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j3n4
view post Posted on 24/1/2008, 12:59




Salve a tutti.
Sono anche io un cyberpunk... vivo la tecnologia ogni giorno da 13anni ormai.
Conosco i benefici e i pericoli di quanto affermate, il mio lavoro quotidiano infatti tratta proprio la sicurezza di reti e manipolazioni illecite di dati...
Di fatto però posso dirti che se mia madre (cieca totale), potesse vedermi anche una sola volta in faccia sarei disposto a scambiarlo con un rene, un braccio o un occhio pur di vivere un momento del genere, anche per una sola volta.

Propongo di meditare sul fatto che in ogni cosa c'è il rovescio della medaglia... internet stessa era nata per scopi bellici (e lo è tutt'ora), ma questo non vuol dire che le ricerche militari portano sempre alla distruzione.

Saluti
j3n4
 
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emanuele a
view post Posted on 1/1/2012, 19:57




hey questa discussione mi ha fatto venire in mente un racconto di daniel dennet: ''dove sono?'' in cui immagina che per fare una missione molto pericolosa sotto la superficie terrestre gli levino il cervello e lo colleghino ad un automa per non fargli correre rischi... il racconto ha anche altri sviluppi mooolto interessanti. volendo potrei parlarvi anche del film ''ghost in the shell'' un vero e proprio classico sull'argomento. certamente io anche credo che questo tipo di tecnologie costituiscano il futuro e, anche se una grossa spinta alla ricerca è data dall'esercito (specialmente in america), non credo sia un male cosi' terribile.. fino adesso l'umanità lo ha soppoortato -più o meno- mi è perfino capitato di leggere di alcune ricerche (per esempio provate a cercare di un certo casco per comunicare con il pensiero) finanziate dal pentagono totalmente idiote dal punto di vista scientifico!. ora parliamo di cose serie: io sapevo che gli impulsi nervosi per compiere una determinata azione, fossero nel complesso diversi per ognuno, quindi pensavo che questi apparecchi fossero impossibili da costruire... non sono esperto di queste cose -tecnicamente parlando- fino adesso mi sono nutrito solo di divulgazione e fantascienza. spero che possiate chiarirmi il dubbio :)
 
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5 replies since 15/12/2007, 00:08   1224 views
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