Critiche alla domotica., Perchè non mi piace proprio.

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view post Posted on 20/11/2007, 17:14
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Immane Rompiball

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Eccoci, questo è un argomento che mi piace rivendicare. Ovvero sbattere in faccia alle industrie che fanno domotica a modo loro.
Io odio la domotica. Non la sopporto. Intesa come viene intesa da chi oggi la fa, la monta, la vende.
Perchè? Ecco qualcosa su cui riflettere...
La domotica è l'automazione negli impianti civili.

La domotica deve essere alla portata di tutti, e ciononostante deve essere proficua anche per il costruittore e l'istallatore.

Quindi, alla fine un componente per domotica costa meno di un componente industriale. Che già è all'osso, come farà a funzionare bene per molti anni non si sa... Visto che anche quelli industriali spesso sono ciofeche esponenziali.

La domotica deve essere semplice per l'istallatore, perchè è un elettricista mica è uno scienziato.

Proprio per questo le istruzioni sono semplici ed alla portata di tutti, così neppure uno scienziato ci capisce più nulla.

La domotica non viene mica progettata in USA e prodotta in Giappone. Viene prodotta a Canicattì dalla Ciccillo & Cacace con la logica Fuzzy. Cioè "a caso".

La domotica semplifica la vita a tutti... si... vabbè. :D===:

L'automazione industriale è una bestiaccia, perchè spesso il software contiene dei bugs che nessuno vede perchè la produzione è bassa, la domotica è un "Tarrasquetarrasque" ovvero un autentica catastrofe. Perchè il software è fatto ... ma chi ca...o l'ha fatto? Paperoga? :(---:

... vabbè avrei anche altro da dire ma non so che reazioni susciterà questo post, per cui andiamoci cauti, un pò alla volta... :lol:


 
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Hellblow
view post Posted on 9/12/2007, 18:30




Spesso ci si affida a sistemi Embedded a basso costo. L'abbattimento dei prezzi dei microcontrollori insieme a tecnologie (sia software che hardware) hanno ridotto anche il costo umano (in termini di tempo di sviluppo) e questo consente di ridurre molto i costi.
Riguardo la presenza di bugs sebbene questo fatto possa essere importantissimo in una industria, diventa meno preoccupante in casa dove al massimo si accende un elettrodomestico nella notte o quando non 'e' nessuno in casa. Però potendo monitorare il sistema da remoto è possibile in effetti verificare subito se qualcosa non và ed in ogni caso segnalare il bug.

No?
 
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view post Posted on 11/12/2007, 12:22
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Immane Rompiball

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Si, certo Hell, ma i problemi non sono esattamente quelli. Quelli sono i problemi ai quali pensa un tecnico, un programmatore, giustamente.
I problemi reali sono l'utente finale per primo. Gli utenti che non quasi mai tecnici, anzi, sono agli antipodi, tipo ragionier Fantozzi, hanno una logica tutta loro di come le cose funzionano. Quindi, chi realizza le apparecchiature per domotica se usa la logica più ... logica non riuscirà mai a farla funzionare perchè l'utente è Fantoziano e ne farà di cotte e di crude. Se invece si utilizza la logica Fantoziana non ci capisce più nulla nessuno, neppure il programmatore stesso. Insomma, uno dei problemi è insito nella soluzione e questo è l'utente stesso. In altre parole metti in un ascensore uno che non sa contare e non conosce i numeri. Oppure inverti la tastiera dell'ascensore e metti i numeri dei piani in numeri arabi e vedi cosa succede... :lol:
 
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Hellblow
view post Posted on 11/12/2007, 12:35




Capisco, ti riferisci all'usabilità dell'apparato e quindi al fatto che non è scontato che l'utente sappia usarlo o ricavare le informazioni necessarie a farlo.
Ad esempio l'uso di interfacce vocali o grafiche (ad esempio un touchscreen con dei bei disegnini che raffigurano cosa si sta facendo) potrebbe essere una soluzione valida? (Si devono valutare ovviamente i costi)

Ad esempio...

http://www.sielcosistemi.com/it/products/p...een_121pci.html


Addirittura gli si potrebbe connettere direttamente un palmare...
 
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view post Posted on 11/12/2007, 12:39
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Immane Rompiball

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Si certo, ma già quando parli di touch screen hai già speso troppo per un sistema domotico. Anche se il processo è complesso non c`è interfaccia che tenga... I facoceri sono facoceri... :lol:
Anche nell'industria che si suppone che gli operatori siano qualificati, succedono cose dell'altro mondo. Poi ci sono i problemi di sviluppo del software e integrazione dello stesso. Poi l'istallatore che ci mette la sua facoceraggine... insomma, la vedo dura se si va un pò oltre l'interruttore on/off per la lampada. Già se ciò deve avvenire da due punti è un casino, se addirittura deve avvenire da più di due è un dramma... :lol:
 
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Hellblow
view post Posted on 11/12/2007, 13:47




Certo è ovvio che se vuoi accedere al sistema da piu' punti in maniera completa devi disporre:

- o di una consolle in ogni punto
- o di un sistema di telegestione ( consolle Wi-Fi ad esempio)

la seconda opzione abbassa in effetti di molto il costo. Comunque per le funzioni base ci si puo' affidare benissimo a semplici pulsanti...

Alla fine siamo sempre li, per quanto spendi hai! Invece diventerebbe interessante un sistema domotico nel momento in cui questo tenga in considerazione anche il risparmio energetico integrando funzioni come spegnere automaticamente luci non necessarie o gestire intelligentemente uno scaldabagno..
 
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view post Posted on 11/12/2007, 15:22
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Immane Rompiball

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Si, si potrebbe fare il mondo in quel senso. Ma tu considera che abbiamo appena terminato un impianto di riscaldamento di una villetta con pannelli solare termico sotto vuoto ed una caldaia a condensazione. Una cretinata concettualmente, una cretinata materialmente. Con le apparecchiature di commercio è venuta fuori una centrale atomica con annesso locale tecnico di 10mq contentente di tutto di più, io ho fatto l'indiano e sono riuscito a non farmi coinvolgere nè nella messa a punto nè nella programmazione, e non sono un principiante. Il tizio della società produttrice di quel materiale, la meglio sul mercato a quanto pare, è rimbecillito due giorni per far tornare tutto, e forse non ci è riuscito tanto bene.
Purtroppo, la mentalità è quella di dare anche all'istallatore qualcosa da montare e via, ma per semplificare la vita all'istallatore e all'idraulico si è reso incomprensibile tutto all'ingegnere.
Naturalmente si è speso 600 euro in un controllo delle temperature, con ben sei termoresistenze PT100.
Un controllore con otto ingressi per termocoppie K molto più professionali e più economiche delle PT100 sarebbe costato intorno ai 1000 euro. Ma poi sarebbe stato in grado di fare il mondo compreso regolazione PID e controllo delle valvole proporzionali. Ma... le valvole proporzionali 4-20mA costano un trisibilione e allora... si preferiscono espedienti che fanno risparmiare sul materiale. Ma poi ti rovinano con la messa a punto, con la manutenzione e con la mano d'opera. Quindi, il mio disgusto è questo, perchè voler costruire un'astronave che non andrà mai ma costerà poco piuttosto che costruire un'astronave cara come un posto in paradiso ma che poi funziona bene, dura a funzionare ed è facile da riparare? :unsure:
Consumismo? Boh. :(
 
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Hellblow
view post Posted on 11/12/2007, 16:23




Legge di mercato direi...è inutile costruire un'astronave che costa un sacco e che si pilota con un bottone se poi per il costo non te la compra nessuno :)
L'ingegnere deve adeguarsi, non è un fisico (che lavora con tanta teoria e poca pratica ed ha tanto tempo) e neanche un tecnico (che lavora con molta pratica fatta di materie belle e pronte e deve esser veloce). No, l'ingegnere sta in mezzo per colmare l'abisso che esiste fra pratica e teoria, ed infatti si fa carico dei malus delle due parti: pochissimo tempo, tantissime difficoltà tecniche e "materie prime" che deve praticamente inventarsi da solo.
Ecco perchè nelle università gli ingegneri si spezzano la schiena prima di arrivare ad ottenere un certo titolo. Un ingegnere che non sa risolvere problemi non serve a nessuno ;)

In ogni caso si puo' sempre tentare il compromesso fra costo e facilità d'uso. Ad esempio i comandi vocali sono incentrati su un buon uso del software che come sappiamo a fronte di un costo iniziale di progettazione (software engineering) e implementazione ha poi un costo di produzione praticamente prossimo a zero.
Sarebbe interessante puntare su questo per equilibrare costi e usabilità (come dicono gli analisti ;) ).
 
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view post Posted on 11/12/2007, 16:39
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Immane Rompiball

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Vero, ma anche se costa poco finisci male, i cinesi ti fanno concorrenza e anche meglio. E se neppure i cinesi ti fanno concorrenza allora hai fatto proprio una ciofeca... :lol:
Il fatto importante è che si può fare qualcosa che funziona ad un prezzo giusto se quel qualcosa ha un senso di essere. Ma se si automatizza qualcosa solo perchè va di moda e deve costare very-poco perchè non importa che funzioni l'importante è l'apparenza, allora si può essere napoletani e stare al gioco della sceneggiata, o essere seri e lasciarlo fare a loro.
Ogni mercato ha fasce di prodotti per ogni rapporto qualità prezzo. Ma si può anche essere fuori mercato e vendere comunque sia che si stia facendo una ciofeca che si stia facendo qualcosa di extralusso.
Il mondo è vario e così i mercati.
E per esperienza per ora, il mercato della domotica è una ciofeca, e non dal mio punto di vista di tecnico ma dal mio punto di vista di utilizzatore. Non vorrei mai e poi mai aver in casa un impianto del tipo che ho descritto prima a pannelli solari termici e a caldaia a condensazione perchè non mi andrebbe di imparare a farlo andare... È un modo di vivere, tranquillità e linearità contro problemi irrisolvibili e caos totale. :(
 
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Hellblow
view post Posted on 11/12/2007, 16:59




Ormai a risolvere i problemi ci pensano i computer e comunque ti suggerisco di cercare su google alla voce BrainGate. Probabilmente questa cosa sarà la rivoluzione di questo secolo :) e la domotica ci cade a fagiolo.
 
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9 replies since 20/11/2007, 17:14   688 views
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